Conversazione con Francis Bacon
«Gli piaceva parlare, lo eccitava, parlare era un'arte per lui, non esitava a ritornare e ritornare su un concetto, ad analizzarlo a fondo, a cercare la parola adatta, armato di molti vocabolari se non la trovava. Provocava, adorava provocare, e seduceva, ma non senza humor.» Un affascinante e inedito colloquio con uno dei massimi pittori del nostro secolo.
Il 28 ottobre cade il centenario della nascita di Francis Bacon, il dublinese 'maledetto', pittore esistenziale ai limiti della patologia estetica, maestro della 'defigurazione' o addirittura della deformità. Per celebrare questa ricorrenza Franck Maubert, scrittore e critico d'arte, riunisce in un libro le sue conversazioni inedite con l'artista. Maubert incontra Bacon agli inizi degli anni Ottanta, per un'intervista nel famoso atelier londinese di Kensington. In maniera del tutto inattesa per entrambi, l'episodio è solo il primo di una lunga serie che continuerà nel tempo, trasformandosi in una duratura amicizia intellettuale. Bacon parla con Maubert a ruota libera, raccontandosi intimamente: le passioni, le letture, i viaggi, gli amici, l'alcol, la morte. E naturalmente l'arte, il suo concetto di creatività, Velazquez, Picasso e Giacometti, la sua formazione e la sua visione del mondo dell'arte e degli artisti contemporanei. Il libro è arricchito da foto inedite scattate dallo stesso Maubert nella casa studio londinese di Bacon, un luogo segreto e gelosamente preservato, vero e proprio atelier-universo dove si svolgeva il centro della vita dell'artista, che raramente riceveva visite e ancora più difficilmente acconsentiva a farsi fotografare.