Edizione: 2008
Pagine: 128
Collana: Sagittari Laterza [162]
ISBN carta: 9788842085034
Argomenti: Filosofia politica: storia e saggi, Pensiero politico: classici e storia

Il concetto discriminatorio di guerra

Carl Schmitt

pref. di D. Zolo, trad. di S. Pietropaoli

«Attraverso le dichiarazioni con cui il presidente Wilson, il 2 aprile 1917, ha deciso che il proprio paese partecipasse alla guerra mondiale contro la Germania, è entrato nella storia del moderno diritto internazionale il problema del concetto discriminatorio di guerra. Per le nazioni con una forma mentis chiaramente relativistica o agnostica, oggi non esiste più alcuna guerra santa, sebbene le esperienze della guerra mondiale contro la Germania abbiano mostrato come la propaganda bellica non abbia rinunciato a mobilitare quelle forze morali che sono comprensibili solo in una 'crociata'. Ma per una guerra giusta la mentalità moderna esige determinati processi di 'positivizzazione' giuridica o morale.»

In queste pagine, pubblicate per la prima volta nel 1938, Schmitt propone una interpretazione fortemente suggestiva delle relazioni fra la 'vecchia Europa' e il 'nuovo mondo' americano e offre una preziosa chiave di lettura degli imponenti successi che la vocazione messianica ed egemonica degli Stati Uniti ha conseguito nella seconda metà del Novecento.

Danilo Zolo

Edizione: 2008
Pagine: 128
Collana: Sagittari Laterza
ISBN: 9788842085034

L'autore

Carl Schmitt

Carl Schmitt (1888-1985) è fra i più noti e studiati teorici tedeschi di diritto pubblico e internazionale. Le sue idee hanno attratto e continuano ad attrarre l'attenzione di filosofi e studiosi di politica.

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