La libertà del volere umano
Contro l’ottimismo delle filosofie ideologiche liberali, in questo saggio Schopenhauer sottopone a una critica distruttiva ogni credenza nella libertà dell’individuo, riconducendo la stessa nozione di libertà all’impulso cieco che produce e domina ogni esistenza.
La premiazione nel 1838 della Libertà del volere umano – vent'anni dopo l'insuccesso editoriale del Mondo come volontà e rappresentazione – da parte della Reale Accademia di Trondheim, ebbe per Schopenhauer molto valore. Finalmente un'istituzione accademica ‘ufficiale’ riconosceva pubblicamente la sua grandezza speculativa.