Edizione: 2011
Pagine: 218
Collana: Quadrante Laterza [174]
ISBN carta: 9788842097259
ISBN digitale: 9788858115428
Argomenti: Storia contemporanea, Storia d'Italia

Il confino fascista

L'arma silenziosa del regime
Camilla Poesio

L'uso del confino segnò un passaggio importante nell'instaurazione della dittatura fascista e nella progressiva distruzione dello Stato di diritto: con il suo utilizzo vennero meno i diritti degli oppositori politici e fu degradata la loro dignità personale e quella dei loro familiari. Divenuto strumento centrale, sebbene non unico, della repressione politica, il confino risultò un provvedimento molto duro a causa delle difficili condizioni di vita cui furono sottoposti i confinati. Questi si trovavano quasi improvvisamente a essere soggetti senza garanzie poiché, secondo l'ottica fascista, si erano dimostrati cittadini non degni di quello Stato la cui sicurezza e il cui ordine erano stati da loro stessi messi in pericolo e minacciati. Per la sua procedura, più veloce e agile rispetto a quella di un processo penale ordinario, questa misura fu facilmente applicabile: per essere assegnati al confino era sufficiente un mero sospetto di pericolosità. Fondandosi sul giudizio e sull'arbitrarietà, pertanto, il confino poteva colpire tutti i potenziali oppositori, reali o presunti che fossero.

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Edizione: 2011
Pagine: 218
Collana: Quadrante Laterza
ISBN: 9788842097259

L'autore

Camilla Poesio

Camilla Poesio è dottore di ricerca in Storia sociale europea dal medioevo all'età contemporanea all'Università di Venezia e alla Freie Universität di Berlino. La sua tesi di dottorato sulla repressione politica nell'Italia fascista e nella Germania nazista ha vinto i premi Nicola Gallerano 2009 e Ettore Gallo 2009. Ha lavorato presso varie università tedesche e collabora con l'Istituto Storico Germanico di Roma. È autrice di Reprimere le idee, abusare del potere. La Milizia e l'instaurazione del regime fascista (Roma 2010) e di altri saggi e articoli sulla repressione politica e giudiziaria nel fascismo, sui rapporti italo-tedeschi, sui temi della memoria pubblica.
 

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