Indice Estratto

Edizione: 2020
Pagine: 584
Collana: Manuali Laterza [369]
ISBN carta: 9788859300618
ISBN digitale: 9788858143278
Argomenti: Diritto: teoria e storia

Storia della filosofia del diritto

III. Ottocento e Novecento

Guido Fassò

ed. aggiornata a cura di C. Faralli

nuova edizione

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Un classico della cultura giuridica che ha fatto dire a Norberto Bobbio: «Finalmente esiste in Italia (dico in Italia, ma potrei dire sulla faccia della terra) una storia della filosofia del diritto, non angustamente scolastica, non puramente nozionistica e per di più completa». Il lettore vi troverà un panorama rapido, ma chiaramente delineato, della storia della filosofia del diritto occidentale; il ricercatore potrà farne il punto di partenza di una ricerca approfondita. Carla Faralli, allieva di Fassò, ha curato quest’edizione aggiornandola fino ai giorni nostri.

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Edizione: 2020
Pagine: 584
Collana: Manuali Laterza
ISBN: 9788859300618

L'autore

Guido Fassò

Guido Fassò (Bologna, 1915-1974) è stato uno dei massimi studiosi italiani di filosofia del diritto. Questa è la sua opera più rilevante, a tutt’oggi insostituita, ancora particolarmente efficace per la formazione delle nuove generazioni di giuristi.

Scopri l'autore

¹ Ringrazio vivamente la signora Margherita Osti Fassò per avermi permesso di consultare la corrispondenza del marito e il professor Norberto Bobbio per l’autorizzazione concessami alle citazioni.

² Sui contributi critici all’opera di Fassò si veda C. Faralli, I momenti della riflessione critica su Guido Fassò,in G. Fassò, Scritti di filosofia del diritto, a cura di C. Faralli, E. Pattaro e G. Zucchini, vol. III, Milano, 1982, p. 1499 ss.

³ G. Fassò, Historia de la filosofía del derecho, 3 voll., Madrid, 1978; Histoire de la philosophie du droit. XIXe et XXe siècles, Parigi, 1976; Historia e filozofisë të së drejtës, 1. Lashtësia dhe mesjeta, Tirana, 2007; Istorija filozofije prava, Belgrado, 2007.

⁴ Cfr. A.H. Campbell, Recent Works by Guido Fassò, in «Philosophy», 1970, pp. 159-61 e V. Bourke Vernon, recensione di G. Fassò, La legge della ragione e Storia della filosofia del diritto, in «The Modern Schoolman», 1969-70, pp. 82-83.

⁵ Oxford, 1992; trad. it. a cura di M. Ascheri col titolo Storia del pensiero giuridico occidentale,Bologna, 1996.

⁶ V. Frosini, Una storia della filosofia del diritto. Da Bologna con amore, in «Corriere della Sera», 21 febbraio 1972; M. Jori, Storia della filosofia del diritto, in Enciclopedia Garzanti del diritto, Milano, 1993, Appendice I, p. 1265.

⁷ Cfr. C. Faralli, Guido Fassò. In Memoriam, in «Ratio Juris», 1996, pp. 304-19.

⁸ Per le citazioni cfr. G. Fassò, Premessa, in Storia della filosofia del diritto, I. Antichità e medioevo, Roma-Bari, 2001, pp. 6-7.

⁹ Desidero segnalare che la nuova edizione dell’opera di Guido Fassò è parte della ricerca MURST ex 40% 2000-2002 «Legal Philosophical Library. Passato, presente e futuro», coordinata dalla scrivente.

¹⁰ Per i criteri con i quali è stato redatto tale aggiornamento si rinvia al Supplemento alle notizie bibliografiche di questo stesso volume.

¹ V. vol. II, pp. 294-295.

²V. vol. II, pp. 54-55.

³ V. vol. II, pp. 127-128.

⁴ V. vol. II, pp. 189-190.

⁵ V. vol. II, p. 150.

⁶Federico II, Dissertation sur les raisons d’établir ou d’abroger les loix (p. 33 dell’ediz. di Venezia, 1768).

⁷ Ivi (p. 34).

⁸Allgemeines Landrecht für die Preussischen Staaten, Einleitung,§ 46.

⁹Ivi, § 49. Il ricorso alla commissione legislativa era ancora disposto, con effetti limitati, dai §§ 47 e 48, ma fu soppresso del tutto dal § 2 dell’Appendice del 1803.

¹⁰ Legge sull’ordinamento giudiziario del 16-24 agosto 1790, tit. II, art. 19.

¹¹Costituzione del 3 settembre 1791, tit. II, 3.

¹²Discorso preliminare pronunciato dal Portalis il 24 termidoro dell’anno VIII in occasione della presentazione del progetto del Codice civile (in P.A. Fenet, Recueil complet des travaux préparatoires du Code civil, I, Parigi, 1836, p. 467).

¹³ Ivi (p. 469).

¹⁴ Ivi (pp. 469-470).

¹⁵ Ivi (p. 471).

¹⁶ Ivi (p. 474).

¹⁷ Fenet, Recueil cit., II, p. 3.

¹⁸ Ivi, p. 7.

¹⁹ Si veda ad es. il parere del Tribunale d’Appello di Rouen circa il discorso del Portalis, ivi, V, pp. 455-456.

²⁰ Ivi, II, p. 8.

²¹ Notizie particolari su questo aspetto della scuola dell’esegesi si vedano in J. Bonnecase, L’école de l’exégèse en droit civil,Parigi, 1924², pp. 18-22.

²² Anche per tale notizia v. Bonnecase, op. cit.,pp. 29-30.

²³ Così ad es. Gabriele La Broüe de Vareilles-Sommières, Les principes fondamentaux du droit,Parigi, 1889, pp. 18-19. V. altri esempi in Bonnecase, op. cit., p.159, nota.

²⁴ Aubry, Rapporto alla riapertura dell’università di Strasburgo nel 1857, in Bonnecase, op. cit., p. 134.

²⁵ Aubry-Rau, Cours de droit civil français, I, p. 3,nota.

²⁶ Pescatore, La logica del diritto,Torino, 1863, p. XI.

²⁷ Ivi, p. 231.

¹ V. il cap. VIII del vol. II.

² V. vol. II, pp. 257-258.

³ Bentham, An introduction to the principles of morals and legislation, I,4-5 (p. 126 dell’ediz. Harrison, Oxford, 1948).

⁴ Bentham, A fragment on government,Prefazione, 2 (p. 3 dell’ediz. Harrison cit.).

⁵ Bentham, An introduction to the principles of morals and legislation, X,40, nota 2 (p. 240 dell’ediz. cit.).

⁶ Aristotele, Politica, IV,11, 1295 a.

⁷ V. vol. II, pp. 148-149.

⁸ Ivi, p. 259. Appunto dal Priestley il Bentham dice di avere attinto il criterio della «massima felicità del massimo numero» (Memoirs,in Works,ediz. Bowring, X, p. 79).

⁹ V. vol. II, p. 270.

¹⁰ È del Beccaria (Dei delitti e delle pene,Introduzione) la formula «la massima felicità divisa nel maggior numero».

¹¹ Bentham, A fragment on government,Prefazione, 13 (p. 8 dell’ediz. cit.).

¹² Bentham, An introduction to the principles of morals and legislation,II, 14, nota, nn. 4-7 (pp. 140-141 dell’ediz. cit.). Cfr. Traités de législation civile et pénale, I, 13, §10, ed anche Deontology, I,4 (ivi, per il concetto di giustizia, I, 15).

¹³ Bentham, Anarchical fallacies,in Works,ediz. Bowring, II, pp. 500-501.

¹⁴ Così nel titolo del Codification proposal,che è appunto «addressed... to all Nations professing liberal opinions» ed è presentato come «Idea of a proposed allcomprehensive body of law» (Works,ediz. Bowring, IV, p. 535).

¹⁵ Bentham, The limits of jurisprudence defined, 3 (p. 88 dell’ediz. Everett, New York, 1945). Cfr. la nota finale all’Introduction to the principles of morals and legislation (di cui i Limits of jurisprudence defined sono il seguito): «Qualunque cosa sia posta come legge dalla persona o dalle persone a cui è riconosciuto il potere di fare leggi, è legge. Le Metamorfosi di Ovidio, se poste così, sarebbero legge» (XVII, 29: p. 429 dell’ediz. cit.). Anche nella Deontology il Bentham, distinguendo fra morale e diritto, considera il secondo come quello per il quale ricompense e punizioni sono stabilite dal legislatore (I, 2; e con riferimento alla giustizia, I, 15).

¹⁶ V. vol. II, p. 113 ss.

¹⁷ Bentham, The limits of jurisprudence defined, 2 (p. 57 dell’ediz. cit.).

¹⁸ Ivi, 6-15 (pp. 119-246).

¹⁹ Ivi, 16 (pp. 247-273).

²⁰ Bentham, Traités de législation civile et pénale, I, 12.

²¹ Bentham, The limits of jurisprudence defined, 5 (pp. 113-125 dell’ediz. cit.).

²² Ivi (p. 115).

²³ Bentham, An introduction to the principles of morals and legislation, XVII, 21 (pp. 423-424 dell’ediz. cit.); A fragment on government, Prefazione, 13 (pp. 7-8 della stessa ediz.).

²⁴ V. p. es. i Traités de législation civile et pénale,I, 13, 6.

²⁵ Austin, Lectures on jurisprudence,Londra, 1885⁵, I, p. 118.

²⁶ Ivi, lezioni III e IV (I, p. 122 ss.).

²⁷ Ivi, I, p. 32.

²⁸ Ivi.

²⁹ Bentham, An introduction to the principles of morals and legislation,XVII, 24 (p. 425 dell’ediz. cit.).

³⁰ Austin, Lectures on jurisprudence⁵, I, p. 86.

³¹ Ivi, I, pp. 79 e 88 ss.

³² Ivi, I, p. 89.

³³ Ivi.

³⁴ Ivi.

³⁵ Ivi, I, p. 91.

³⁶ Ivi, I, p. 36.

³⁷ Ivi, I, p. 87 e, più diffusamente, p. 171 ss.

³⁸ Ivi, I, p. 220.

³⁹ Ivi, II, p. 642.

⁴⁰ Ivi, II, pp. 642-644.

⁴¹ Ivi, II, pp. 644-647.

⁴² Ivi, II, pp. 647-659.

⁴³ Ivi, II, pp. 662-666; v., in appendice alle Lectures,le Notes on codification (II, pp. 1021-1039).

⁴⁴ V. sotto, p. 48 ss.

⁴⁵ Austin, Lectures on jurisprudence⁵,II, pp. 666-680.

⁴⁶ Austin, On the uses of the study of jurisprudence,in appendice alle Lectures,II, p. 1078.

⁴⁷ Austin, Lectures on jurisprudence⁵, I, p.86 e, più ampiamente, p. 174 ss.; v. anche pp. 154-155.

⁴⁸ Ivi, I, p. 175.

⁴⁹ Ivi, I, pp. 176-177.

⁵⁰ Un elenco esemplificativo l’Austin ne dà nel cit. On the uses of the study of jurisprudence, in appendice alle Lectures,II, pp. 1073-1074.

⁵¹ V. sotto, p. 58 ss.

⁵² All’indirizzo «analitico» austiniano hanno aderito, fra gli altri, gli inglesi T.E. Holland, S. Amos, J.W. Salmond, W. Markby, J.M. Lightwood, e, ai nostri giorni, H.L.A. Hart, gli americani J.C. Gray, W.N. Hohfeld, A. Kocourek; l’ungherese F. Somló; lo svizzero E. Roguin. In qualche modo gli è stato vicino il Kelsen, e, appunto attraverso il Kelsen e lo Hart, alcuni studiosi italiani.

⁵³ Mill, Austin on jurisprudence,apparso nel 1863 nella «Edinburgh Review» e poi compreso nel III vol. di Dissertations and discussions (1867).

⁵⁴ Così nei saggi Principles of political economy with some of their applications to social philosophy (1848) e Considerations on representative government (1861).

⁵⁵ Soprattutto in The subjection of women (1869).

⁵⁶ Mill, Utilitarianism,V (p.46 dell’ediz. Everyman’s Library, Londra, 1968).

⁵⁷ Ivi (p. 50).

⁵⁸ Ivi.

⁵⁹ Ivi (p. 54).

⁶⁰ Ivi.

⁶¹ Ivi (p. 55).

¹ V. sotto, capp. IV e V.

² V. vol. II, pp. 258-259.

³ Hugo, Lehrbuch des Naturrechts, als einer Philosophie des positiven Rechts,Berlino, 1809³, p. 1.

⁴ Ivi, p. 135.

⁵ Ivi, p. 132 ss.

⁶ Hugo, Beyträge zur civilistischen Bücherkenntniss der letzten vierzig Jahre,I, Berlino, 1828, p. 376.

⁷ Thibaut, Ueber den Einfluss der Philosophie auf die Auslegung der positiven Gesetze,in Versuche über einzelne Theile der Theorie des Rechts,Jena, 1817², I, p. 174.

⁸ Del Nettelbladt si vedano Systema elementare universae jurisprudentiae naturalis usui systematis jurisprudentiae positivae accomodatum,e Systema elementare universae jurisprudentiae positivae Imperii Romano-Germanici communis usui fori accomodatum,opere entrambe del 1749.

⁹ Nell’Entwurf einer juristischen Encyclopädie und Methodologie (1757).

¹⁰ Il già cit. Ueber den Einfluss der Philosophie auf die Auslegung der positiven Gesetze,la cui prima ediz. è 1798-1801.

¹¹Theorie der logischen Auslegung des römischen Rechts (1799).

¹² Per questa e per altre affermazioni giusnaturalistiche del Thibaut v. ancora Ueber den Einfluss der Philosophie auf die Auslegung der positiven Gesetze, in Versuche ecc., cit., I, p. 139 ss.

¹³ V. sotto, p. 60.

¹⁴ Thibaut, Ueber die Nothwendigkeit eines allgemeinen bürgerlichen Rechts für Deutschland (pp. 61-62 del vol. Thibaut und Savigny,a cura di J. Stern, Darmstadt, 1959²).

¹⁵ Ivi (p. 62).

¹⁶ Savigny, VomBeruf unserer Zeit für Gesetzgebung und Rechtswissenschaft (p. 166 del vol. Thibaut und Savigny cit.).

¹⁷ Thibaut, Ueber die Nothwendigkeit ecc., p. 41.

¹⁸ Savigny, Vom Beruf unserer Zeit ecc., p. 74.

¹⁹ Ivi.

²⁰ Ivi, p. 76.

²¹ Ivi, p. 77.

²² Ivi, p. 78.

²³ Ivi.

²⁴ Ivi.

²⁵ Ivi, p. 79.

²⁶ Ivi, p. 81.

²⁷ Ivi, pp. 91-92.

²⁸ Thibaut, Ueber die Nothwendigkeit ecc., p. 65.

²⁹ Savigny, VomBeruf unserer Zeit ecc., p. 138.

³⁰ Ivi, pp. 138-139.

³¹ Ivi, p. 75.

³² Savigny, Ueber den Zweck dieser Zeitschrift (1815) ora, col titolo Zweck der Zeitschrift für geschichtliche Rechtswissenschaft,nel vol. I delle Vermischte Schriften,Berlino, 1850, di cui v. pp. 108-109.

³³ Ivi, pp. 109-111.

³⁴ Ivi, pp. 112-113.

³⁵ Savigny, System des heutigen römischen Rechts, I,Berlino, 1840, p. 15.

³⁶ Puchta, Das Gewohnheitsrecht, I,Erlangen, 1828, I, 1 (p. 3 e passim).

³⁷ Savigny, System des heutigen römischen Rechts, I cit., p. 53.

³⁸ Savigny, Juristische Methodenlehre,ediz. Wesenberg, Stoccarda, 1951, p. 14.

³⁹Sull’influsso della filosofia nell’interpretazione delle leggi positive: v. sopra, nota 10.

⁴⁰ Savigny, Juristische Methodenlehre, ediz. cit., p. 48.

⁴¹ Savigny, System des heutigen römischen Rechts, I cit., p. 214;cfr. pp. XXXVI-XL.

⁴² Puchta, Cursus der Institutionen,Lipsia, 1841, I, 1, § 15 (p. 21 della 9^a ediz., 1881), v. anche II, § 102 (p. 271 ss.).

⁴³ Ivi (p. 22).

⁴⁴ Ivi, cfr. Das Gewohnheitsrecht, I, Erlangen, 1828, pp. 146-147, e II, Erlangen, 1837, pp. 14-15.

⁴⁵ Savigny, Recensione al Lehrbuch der Geschichte des römischen Rechts dello Hugo, ora in Vermischte Schriften cit., V, p. 2.

¹ Versuch über den Grundsatz des Naturrechts (1785); Lehrbuch des Naturrechts (1790).

²Naturrecht aus dem Begriffe des Rechts entwickelt (1793).

³Lehrbuch der philosophischen Rechtswissenschaft (1805).

⁴ Zeiller, Das natürliche Privatrecht,Vienna, 1802, § 37.

⁵ Ivi, §§ 22-25.

⁶ Zeiller, Kommentar über das allgemeinen bürgerlichen Gesetzbuch für den gesammten deutschen Erbländer der österreichischen Monarchie (1811-1813).

⁷ Del Rehberg si vedano a questo proposito le Untersuchungen über die französische Revolution (1793) e il vol. I delle Sämmtliche Schriften (1828).

⁸ V. (oltre le cit. Untersuchungen) Ueber den Code Napoleon und dessen Einführung in Deutschland (1814).

⁹ Grundriss der Systeme des gemeinen Civilrechts, zum Behufe einer Pandektenvorlesung (1807).

¹⁰ Grundlinien einer wissenschaftlichen-juristischen Encyklopädie (1795); Versuch einer allgemeinen Hermeneutik des Rechts (1805).

¹¹Handbuch des französischen Civilrechts (1808).

¹² Ciò soprattutto nello scritto, pubblicato anonimo, Ueber die einzig möglichen Beweisgründe gegen das Dasein und die Gültigkeit der natürlichen Rechte,Lipsia-Gera, 1795.

¹³ Ivi, p. 51.

¹⁴ A. Feuerbach, Kritik des natürlichen Rechts als Propädeutik zu einer Wissenschaft der natürlichen Rechte,Altona, 1796, p. 259.

¹⁵ Ivi, p. 261.

¹⁶ Così in Anti-Hobbes, oder über die Grenzen der höchsten Gewalt und das Zwangsrecht der Bürger gegen den Oberherrn,edito anonimo nel 1798.

¹⁷ A. Feuerbach, Kritik ecc. cit., p. 31; cfr. p. 42.

¹⁸ Ivi, p. 43.

¹⁹ A. Feuerbach, Ueber Philosophie und Empirie in ihrem Verhältnisse zur positiven Rechtswissenschaft,Landshut, 1804, p. 33.

²⁰ Dei numerosi scritti penalistici del Feuerbach sono da ricordare Revision der Grundsätze und Grundbegriffe des positiven peinlichen Rechts (1799-1800); Ueber die Strafe als Sicherungsmittel vor künftigen Beleidigungen des Verbrechers (1800); Lehrbuch des gemeinen in Deutschland gültigen peinlichen Rechts (1801).

²¹ Humboldt, Saggio sui limiti dell’attività dello Stato,II (Gesammelte Schriften, I, p.111).

²² Ivi, IV (p. 133 nota).

²³ Ivi, IX (p. 179).

²⁴ Ivi, III, 7 (p. 129).

²⁵ Hölderlin, Hyperion, I (Sämtliche Werke und Briefe,II, Lipsia, 1914, p. 43).

²⁶ Del Reinhold si vedano Ehrenrettung des positiven Rechts e Ehrenrettung des Naturrechts,entrambe nel periodico Der neue teutsche Merkur del 1791; ed inoltre la lettera VI del vol. II dei Briefe über die Kant’sche Philosophie,Lipsia, 1792, p. 193.

²⁷ Fichte, Rivendicazione della libertà di pensiero nei riguardi dei prìncipi d’Europa, che finora l’hanno conculcata, in Sämmtliche Werke,ediz. I.H. Fichte, VI, p. 13.

²⁸ Ivi, pp. 11-12.

²⁹ Ivi, p. 13 ss.

³⁰ V. sopra, p. 60.

³¹ Fichte, Contributo alla rettificazione dei giudizi del pubblico sulla rivoluzione francese, I,in Sämmtliche Werke, VI, p.82.

³² Ivi, III (pp. 132-133).

³³ Ivi (pp. 147-296).

³⁴ Cioè quella della filosofia esposta nel Fondamento dell’intera dottrina della scienza (Grundlage der gesammten Wissenschaftslehre)del 1794 (in Sämmtliche Werke, I);da cui si distacca sensibilmente la «seconda dottrina della scienza», contenuta nell’Esposizionedella dottrina della scienza dell’anno 1801 (Darstellung der Wissenschaftslehre aus dem Jahre 1801) (in Sämmtliche Werke,II).

³⁵ Fichte, Fondamento del diritto naturale, 3,in Sämmtliche Werke, III, pp. 30-40.

³⁶ Ivi, 4 (p. 52).

³⁷ Ivi, Introduzione, II (p. 9), e, più ampiamente, 7 (pp. 85-91).

³⁸ Ivi, 4-5 (p. 41 ss.).

³⁹ Ivi, 10 (p. 113).

⁴⁰ Ivi, 11 (pp. 113-119).

⁴¹ Ivi, 12-15 (pp. 120-149).

⁴² Ivi, 9 (pp. 111-112).

⁴³ Ivi, 15 (pp. 148-149).

⁴⁴ Ivi, 16 (pp. 150-187). In tale paragrafo il Fichte prevede (p. 171 ss.), a garanzia della legalità dell’attività dello Stato, un’istituzione, simile ad una corte costituzionale, a cui dà il nome di «eforato» (Ephorat): cioè quello stesso che tre anni dopo fu dato da Mario Pagano all’istituzione sostanzialmente analoga da lui proposta nel suo progetto di costituzione per la Repubblica Partenopea (v. vol. II, pp. 305-306).

⁴⁵ Ivi, 17 (p. 196).

⁴⁶ Ivi (pp. 197-201).

⁴⁷ Ivi, 18 (p. 213).

⁴⁸ Ivi, 4 (p. 54).

⁴⁹ Ivi.

⁵⁰ Fichte, Lo Stato commerciale chiuso, I, 1, Introduzione (SämmtlicheWerke, III, p. 398).

⁵¹ Ivi, I, 1, § 2 (pp. 402-403).

⁵² Ivi, III, 1 (p. 476).

⁵³ Schelling, Nuova deduzione del diritto naturale,3-6 (Werke, I,pp. 171-172).

⁵⁴ Ivi, 15 (p. 174).

⁵⁵ Ivi, 18-23 (pp. 174-175).

⁵⁶ Ivi, 29 (p. 176).

⁵⁷ Ivi, 30 (p. 176).

⁵⁸ Ivi, 31-45 (pp. 176-179).

⁵⁹ Ivi, 49-66 (pp. 180-183).

⁶⁰ Ivi, 67 (pp. 183-184).

⁶¹ Ivi, 68 (p. 184).

⁶² Ivi, 72 (p. 185).

⁶³ Ivi, 140 (p. 199).

⁶⁴ Schelling, Sistema dell’idealismo trascendentale, IV, 3 (Werke,II, pp. 583-604).

⁶⁵ Schelling, Lezioni sul metodo degli studi universitari, 10 (Werke, III, p. 334).

⁶⁶ Herbart, Lehrbuch zur Einleitung in die Philosophie,Königsberg, 1813, § 93.

⁶⁷ Ivi, nota.

¹ Nelle prime due sezioni del primo corso e nei §§ 173-202 del quinto.

² Tale opera fu ripubblicata dallo Hegel nel 1827, ed una terza volta nel 1830, in forma assai più ampia per l’aggiunta di spiegazioni e osservazioni (Anmerkungen); è alla suddivisione in paragrafi di tali ultime edizioni che qui faremo riferimento.

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