Indice Estratto

Edizione: 2009, II rist. 2022
Pagine: 202, con ill.
Collana: Biblioteca Essenziale Laterza [82]
Serie: Filosofia
ISBN carta: 9788842089681
ISBN digitale: 9788858101537
Argomenti:

Filosofia della percezione

Clotilde Calabi

Versione Cartacea
Versione Ebook

€ 14,00

Bookdealer AMAZON IBS

€ 7,99

AMAZON IBS

Fermatevi a guardare una sedia. Scoprirete che è altrettanto interessante che osservare la luna allo zenit e all'orizzonte. Clotilde Calabi ci introduce con prosa brillante alla filosofia della percezione con particolare attenzione all'esperienza visiva.

Sfoglia

Indice Estratto

Edizione: 2022
Pagine: 202
Collana: Biblioteca Essenziale Laterza
ISBN: 9788842089681

L'autore

Clotilde Calabi

Clotilde Calabi insegna Teorie del linguaggio e della mente all'Università Statale di Milano.

Scopri l'autore

¹ Fra i filosofi che sostengono questa tesi, si veda Bonomi (1983).

¹ Alcuni simpatizzanti dei dati sensoriali (i cosiddetti fenomenisti) sostengono che sono parti degli oggetti materiali, ma questi sono insiemi attuali o possibili di dati sensoriali; altri, invece, che i dati sensoriali sono oggetti intermedi, che rappresentano gli oggetti materiali e che in qualche misura rassomigliano loro (Cartesio e Locke). Infine, altri ancora (in particolare Moore) sostengono che i dati sensoriali sono parti delle superfici visibili degli oggetti materiali (e dunque negano che i dati sensoriali siano entità immateriali). Io seguirò la caratterizzazione più comune dei dati sensoriali.

² Gli argomenti epistemologici sono formulati allo scopo di stabilire che cosa garantisce un fondamento alle nostre pretese di conoscenza empirica. I filosofi che usano questo tipo di argomenti ragionano così: la percezione è un tipo di conoscenza il cui oggetto è il mondo fisico e se è una conoscenza, allora o è una conoscenza elementare che non richiede altra giustificazione, oppure ha un fondamento del quale siamo certi al di là di ogni ragionevole dubbio. Non possiamo essere certi al di là di ogni ragionevole dubbio degli oggetti materiali che ci sembra di percepire e delle proprietà che appaiono avere (le apparenze possono ingannare). Le uniche cose di cui possiamo essere certi al di là di ogni ragionevole dubbio sono i dati dei nostri sensi: anche se i sensi ci possono ingannare sul mondo, non possono ingannarci sui dati che ci forniscono e a questi dati abbiamo immediatamente accesso. Ecco un esempio di Argomento epistemologico a difesa dei dati sensoriali. Stiamo osservando un pomodoro maturo dalla forma tondeggiante: «Quando vedo un pomodoro rosso posso dubitare di moltissime cose. Posso dubitare che sia un pomodoro che io sto vedendo anziché un pezzo di cera dipinto ad arte. Posso dubitare che ci sia un oggetto materiale [...]. Di una cosa non posso dubitare: che ci sia una macchia rossa di forma rotonda e in qualche modo rigonfia, che si staglia da uno sfondo di altre macchie colorate e che ha profondità visiva, né posso dubitare del fatto che questo campo cromatico è direttamente presente alla mia coscienza [...]. Questo peculiare e più fondamentale modo direttamente di essere presente alla coscienza è detto essere dato e ciò che è così presente è detto un dato» (Price 1932: 3). L’argomentazione è questa: 1) Quando osservo un pomodoro sono certo che ci sia qualcosa di rosso e rigonfio di cui ho esperienza; 2) Non sono certo che ci sia un pomodoro davanti a me (potrei infatti sbagliarmi sulla sua esistenza). Dunque la cosa rossa e rigonfia che sono certo che ci sia non è un pomodoro. Non mi pongo qui il problema della validità di quest’Argomento.

Filosofia della percezione

L'autore

Clotilde Calabi

Un monito scelto dalla famiglia Laterza come esortazione alla tenacia e ad una costante crescita.

Catalogo

Scuola

Rete commerciale

Info

Filosofia della percezione

L'autore

Clotilde Calabi

La Newsletter di Laterza

Un monito scelto dalla famiglia Laterza come esortazione alla tenacia e ad una costante crescita.