Edizione: 2008, IX rist. 2020
Pagine: 302
Collana: Sagittari Laterza [160]
ISBN carta: 9788842085416
Argomenti: Classici della filosofia contemporanea, Estetica: storia e saggi

La trasfigurazione del banale

Una filosofia dell'arte
Arthur C. Danto

intr. e cura di S. Velotti

Cos’è un’opera d’arte, se oggi persino una scatola di detersivo può esserlo? Dov’è la differenza? In pagine divenute un imprescindibile punto di riferimento per i critici contemporanei, Arthur Danto rifiuta la tesi tradizionale della ‘non definibilità’ dell’arte e tenta di coglierne l’essenza.

 

«A ‘far la differenza’ sono le ‘relazioni’ che legano la ‘cosa’ a elementi che l’occhio non può cogliere: ‘un’atmosfera di teoria artistica, una conoscenza della storia dell’arte: un mondo dell’arte’».

La trasfigurazione del banale è un viaggio tra espressionismo astratto e Pop Art, arte concettuale e minimalismo, racconti di Borges e quadri di Bruegel, poesie di Auden e grandi nomi del pensiero filosofico. Tradotto in tredici lingue, è il libro che ha suscitato le più accese discussioni nella filosofia dell’arte e nell’estetica, dal dopoguerra a oggi.

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Edizione: 2020
Pagine: 302
Collana: Sagittari Laterza
ISBN: 9788842085416

L'autore

Arthur C. Danto

Arthur C. Danto (1924-2013), filosofo e critico d’arte statunitense, è stato Johnsonian Professor of Philosophy alla Columbia University di New York. Tra le sue pubblicazioni di filosofia, estetica e critica d’arte, in italiano: Filosofia analitica della storia; La destituzione filosofica dell’arte; L’abuso della Bellezza; Dopo la fine dell’arte; Andy Warhol; Nietzsche filosofo; Che cos’è l’arte; Arte e poststoria. Conversazioni sulla fine dell’estetica e altro (con D. Paparoni).

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