Edizione: 2012
Pagine: Array
Collana: Anticorpi
ISBN carta: 9788858104668
ISBN digitale: 9788842099444
Argomenti: Attualità culturale e di costume, Filosofia politica: storia e saggi, Saggistica politica

I riluttanti

Le élites italiane di fronte alla responsabilità
Carlo Galli

Le élites devono credere nella propria missione. Nell'accettazione della responsabilità, nel compito di orientare e di creare uno spazio politico per la società intera, c'è la moralità della politica. Immorale è l'élite incolta, attenta solo ai propri privilegi e politicamente apatica. Riluttante, appunto.

La verità è che le élites in Italia, lungi dall'esibire l'orgoglio del merito e della selezione, aspirano piuttosto a essere vip; anziché vigilare sulle forme di cooptazione e di addestramento dei propri membri, allentano le deontologie, rilassano le pratiche di controllo, chiudono un occhio su insufficienze e infrazioni: si arraffa quel che si può nel presente, ci si adatta a un contesto degradato, a una società che è prevalentemente una mistura di interessi, di lobbies e di cricche. Questo cinismo delle élites è uno dei volti della loro riluttanza, comporta la corrosione dello spazio pubblico ed è, naturalmente, anche la fine della morale delle élites. Ci sono quindi molti motivi per censurarle, ma una loro condanna generalizzata e sommaria non ha senso. È vero che possono essere accusate di pigrizia, mancanza di cultura e di senso della responsabilità, ma è anche vero che in alcune circostanze hanno dato discreta prova di sé. «Le élites non sono riluttanti a esercitare dominio e predominio – come se si modellassero sull'esempio di Cincinnato –, ma a essere qualcosa di più che un insieme di privilegiati; cioè, appunto, ad assumersi le responsabilità tipiche delle élites. È questa riluttanza – di cui ora stiamo pagando il prezzo – uno dei principali problemi del Paese».

Edizione: 2012
Pagine: Array
Collana: Anticorpi
ISBN: 9788858104668

L'autore

Carlo Galli

Carlo Galli insegna Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna. Dirige la rivista «Filosofia politica»; presiede la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna. Dal 2013 è membro del Parlamento. Per i nostri tipi ha pubblicato La guerra globale (2002), Contingenza e necessità nella ragione politica moderna (2009), Perché ancora destra e sinistra (2010), I riluttanti. Le élites italiane di fronte alla responsabilità (2012), e ha curato con R. Esposito l’Enciclopedia del pensiero politico. Autori, concetti, dottrine (2000), l’antologia Guerra (2004), l’edizione italiana di K. Löwith, Il nichilismo europeo. Considerazioni sugli antefatti spirituali della guerra europea (1999) e di F. de Vitoria, De iure belli (2005). 

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