Psicoanalisi e identità di genere
L'anatomia è veramente destino, come scriveva Freud?
È possibile definire la femminilità? Le categorie di maschile e femminile sono prodotto della biologia o costruzione sociale?
E ancora: cosa cambia nella dinamica paziente-terapeuta se l'analista non è più neutro, ma si pone come soggetto sessuato?
All'interno di cornici teoriche diverse, e accogliendo il contributo del pensiero femminista, i saggi raccolti in questo volume si interrogano sulla «desinenza in o e in a», propongono una definizione in positivo della femminilità, delineano l'apporto di specificità che emerge quando l'analista è donna.
È possibile definire la femminilità? Le categorie di maschile e femminile sono prodotto della biologia o costruzione sociale?
E ancora: cosa cambia nella dinamica paziente-terapeuta se l'analista non è più neutro, ma si pone come soggetto sessuato?
All'interno di cornici teoriche diverse, e accogliendo il contributo del pensiero femminista, i saggi raccolti in questo volume si interrogano sulla «desinenza in o e in a», propongono una definizione in positivo della femminilità, delineano l'apporto di specificità che emerge quando l'analista è donna.